domenica 6 giugno 2010

A PROPOSITO DI HIV AIDS

CONTRADDIZIONI QUANTITATIVE ASPECIFICHE LOL.
Questo é un estratto dalla lettera del Gruppo di Perth al Dr. Franchi
(9) I risultati degli studi epidemiologici degli ultimi 25 anni mostrano che la positività al test”HIV”può essere
acquisita tramite rapporto sessuale, ma non può essere sessualmente trasmissibile. Questo solo fatto
dimostra che , qualunque cosa il test possa significare ,non può essere indice di infezione a trasmissione
sessuale.
Io mi volevo augurare che si tratti di un errore di traduzione (ma purtroppo non lo e'!) ..Allora si tratta di un offesa all' intelligenza e alla logica. O comunque ci vorrebbe anche il buon senso di spiegarle certe affermazioni! Non tutti ancora si sono bevuti il cervello con la droga prima e soffrono di demenza da abuso di HAART poi . E se poi queste dovrebbero essere le prove in favore della tesi del mancato isolamento dell hiv ...andiamo male, a me sembrano piu' le prove di un teatrino comico. Comincio a credere che il Gruppo di Perth si nato apposta in accordo con l'ortodossia per neutralizzare la tesi della vera dissidenza con argomenti depistanti fumogeni che gridano vendetta da parte della logica, vanificando la ricerca della verita' e con lo scopo di creare confusione "e la confusione gioca solo a fovore della teoria ufficiale" e c'è ancora altro da criticare in quella lettera!

2 commenti:

  1. grr miAAo, dunque dopo essere stato gentilmente allontanato dal blog di Franchi ho osato chiedere quale fosse il problema di un anticorpo-positivo. In quel blog c'è la "testimonianza" del gay finto-dissidente che si trova bene in "terapia": auguri. Poi c'è blu88 e compagnia bella che, se non sbaglio, testano positivo e cercano di risolvere il loro problema con GcMAF e sono tutti quanti intrippati con sta storia del GcMAF che tra l'altro non sembra essere nemmeno nulla di che. Io torno alla mia domanda iniziale: qual'è il problema? non mi si venga a dire che il problema è quello di testare positivo al test anticorpale con tutte le sue contraddizioni. Ci deve essere un problema, che so un calo di CD4+? infezioni opportunistiche? insomma qual'è il problema? il terrore e la paura di sviluppare una malattia non è un buon motivo per attivare una terapia antiretrovirale. Non condivido inoltre il concetto di "abuso di antiretrovirali": la mia opinione è che quei "farmaci" sono sempre controindicati e che tuttalpiù chi testa positivo e ha una conta linfocitaria compromessa deve fare ciò che un anticorpo-negativo dovrebbe fare per alzare tale conta: indagare sulla possibile esposizione a fenomeni tossici e attivare una terapia di rientro in equilibrio... ovviamente non tossica! e possibile solo nel contesto di uno stile di vita nutrizionale e comportamentale corretto. Cosa ne pensi te bigCat? grazie

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  2. Franchi sostiene il gruppo di Perth... condivisibile ma nel suo blog non ha ancora sviluppato gli anticorpi contro i sostenitori della tesi ufficiale. Bastona i vari Duesberg: che dire, si mette a discettare sulle differenze Duesberg-Eleopulos ma lascia passare le tesi fasciste della teoria ufficiale. Forse la Eleopulos ha ragione, o forse no. Sta di fatto che ne noi ne Franchi possiamo riprodurre l'esperimento di isolamento dell'hiv al microscopio elettronico. Il buonsenso vorrebbe che Franchi si tenesse buoni sia i dissidenti che stanno dalla parte di Duesberg che quelli che stanno dalla parte della Eleopulos bastonando sempre e comunque i sostenitori della teoria ufficiale. Invece bastona i Duesberg, appunto. Ciò non va bene! La situazione impone che si faccia prima di tutto chiarezza dicendo che la teoria ufficiale è assurda e paradossale, poi si discute delle altre questioni. Franchi ha invertito priorità e posizione delle varie contraddizioni di tutta questa storia. Se ci tieniamo alla salute pubblica bisogna dire chiaro e forte di smetterla una volta per tutte di credere alle balle su hiv-aids, di rispedire al mittente le "cure" e cominciare ad alzare la voce contro l'establishment dell'aids per scovare tutti i responsabili e metterli di fronte alle loro responsabilità. La terapia ci vuole per loro e la dobbiamo tirare fuori noi. Sono i cosiddetti hiv-negativi di cui anch'io faccio parte i primi che devono smascherare questo atroce inganno. Il rischio vero non sta tanto e solo in quei positivi che, oggi come oggi, sono meglio spinti ad informarsi su tutta questa incredibile storia ma sta in quel 99% di negativi che rischia di cadere nella trappola mortale dell'hiv-aids.
    Franchi ha pubblicato nel suo blog la testimonianza del gay falso-dissidente: è ora di piantarla con tutte queste ambiguità di linea. Se Franchi vuole sostenere la linea della "terapia dimezzata efficacia conservata" lo faccia pure ma lo dica apertamente. Attirare potenziali dissidenti per reincanalarli in una variante (nemmeno tanto diversa) della teoria ufficiale è un inganno al pari della teoria ufficiale e forse piu insidioso. L'hiv, qualunque cosa sia, non è da contrastare e tuttalpiu serve nient'altro che il rientro in equilibrio... cosa che varrebbe comunque anche per i cosiddetti hiv-negativi con deficit immunitari uguali se non peggiori degli anticorpo-positivi ad hiv e che sono dovuti agli stessi fattori di immunodepressione (che non hanno nulla a che vedere col "virus dell'aids") che potrebbero interessare i sieropositivi... solo che non fanno parte della statistica e non misurano i livelli di CD4+ perchè tanto "non hanno l'hiv"... altra deleteria condotta medica!

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